La rieducazione posturale mira a correggere le alterazioni posturali dell’apparato osteo-articolare che sono tra le cause più frequenti delle affezioni dolorose del sistema muscolo-scheletrico. La postura è il risultato dell’elaborazione a carico dei centri nervosi superiori delle informazioni ricevute dall’esterno (tatto, vista, udito) e dal nostro corpo (i propriocettori riferiscono la posizione delle differenti parti del corpo) interdipendenti tra loro. Un’anomalia del funzionamento di uno qualsiasi di questi “informatori” provoca un’alterazione del sistema. La valutazione posturale diventa quindi presupposto fondamentale per l’impostazione di un piano terapeutico personalizzato: la clinica permette, infatti, sia d’individuare il disordine sia d’identificarne la causa e/o i fattori aggravanti. Una postura corretta si traduce in rapporti anatomici armoniosi e quindi in assenza di tensioni e dolore. Il soggetto normale osservato sia sul piano frontale che laterale dovrebbe mantenere dei parametri chiaramente descritti in anatomia fisiologica. Un qualsiasi disturbo della statica si traduce in sollecitazioni muscolari anomale. Se si considera poi che ogni singolo muscolo non lavora in maniera isolata ma fa parte di un insieme (catena) ed è sinergico con altri muscoli e antagonista con altri, si comprende come queste anomalie non rimangano mai isolate, ma siano destinate a influenzare tutto lo schema corporeo, sia in senso ascendente che discendente. Presso FisioBaso la rieducazione posturale viene somministrata, a seconda dei casi, applicando il metodo Mézières o quello Souchard, altrimenti denominato Riabilitazione Posturale Globale (RPG).
2. METODO MEZIERES
Si basa sul semplice concetto che le catene muscolari posteriori si comportano come un solo muscolo, sono sempre ipertoniche e mai deboli, quindi andranno solo allungate e mai contratte.
In presenza di dolore in una certa regione, il nostro intervento sarà mirato alla ricerca del compenso muscolare ed al riequilibrio della postura del paziente e non ad alleviare direttamente il dolore nella zona in cui questo è avvertito. La rieducazione posturale Mézières ha come scopo quindi quello di allentare le tensioni muscolari e ridare la lunghezza originale ai muscoli accorciati, mettendo il paziente in posizioni facilitanti l’allungamento delle catene, esercitando una trazione continua e simultanea alle estremità delle catene muscolari ed impedendo, nel limite del possibile, le compensazioni e gli adattamenti. Queste posizioni globali e totali devono essere tenute con grande rigore e per un tempo abbastanza lungo e associate ad un lavoro d’espirazione che combatte le lordosi ed allunga il diaframma, muscolo molto importante per la statica. L’allungamento prolungato della muscolatura interessata, in un tempo sufficiente per tutta la durata della seduta porterà ad un fluage ovvero ad un allungamento che non ritorna nella posizione iniziale (i pazienti avvertono la sensazione di uno stretching prolungato). Ogni seduta di rieducazione posturale Mézières risulta così abbastanza faticosa per il soggetto che l’esegue, ma al termine egli avvertirà un sollievo importante, non soltanto lungo la colonna ma anche nei distretti più lontani. Il ritmo delle sedute è generalmente settimanale, raramente è più frequente, ma può essere anche mensile o bimensile. La durata delle sedute, estremamente variabile, dipende da una molteplicità di fattori ma non dovrebbe essere inferiore al tempo necessario all'esame dettagliato del soggetto, alla messa in atto delle diverse posture ed alle fasi di riposo indispensabili; così alcune sedute possono durare anche un'ora e mezza. Il numero delle sedute non dovrebbe mai essere inferiore a 20 se non 30, ma al di là del numero di sedute è la durata di svolgimento del trattamento che va tenuta in conto. La somministrazione della terapia può essere terapeutica, di mantenimento o preventiva. Nel primo caso è il paziente che ci consulta all’insorgere del dolore; nel secondo qualche seduta distanziata è abbastanza per mantenere e consolidare i risultati già ottenuti precedentemente, impedendo così delle ricadute; infine, qualche seduta fatta al momento giusto preventivamente è sufficiente per evitare l’insorgere di problemi.
a. Indicazioni per il Metodo Mézières
Il trattamento Mézières trova efficace impiego in una casistica molto ampia:
•disequilibri delle funzioni neurovegetative (disturbi cardiaci, digestivi, respiratori, circolatori, ginecologici)
•trattamento della scoliosi,
•lombalgie,
•cervicalgie,
•dorsalgie,
•sciatica,
•trattamento post chirurgico di spalla e anca.
b. Controindicazioni del Metodo Mézières
L’applicazione di tale metodologia è sconsigliata:
•nei primi 3 mesi di gravidanza,
•negli stati infettivi ed infiammatori acuti,
•in presenza di sindromi tumorali,
•malattie degenerative del muscolo,
•stati psicotici.
E’ possibile che nelle 48 successive alla seduta terapeutica il paziente accusi indolenzimento, crampi, ricomparsa di vecchi dolori, comparsa di dolori sconosciuti al soggetto (che rimandano ad un riflesso antalgico a priori) oppure freddo, fame, sete, sonno, riso, pianto, tosse, tremito, vertigine. Tutte queste reazioni sono un buon segno ed esprimono la liberazione delle tensioni muscolari e psichiche con conseguenze riflesse sul sistema neurovegetativo, quindi anche circolatorio.
3. METODO SOUCHARD o RPG
L’R.P.G. ha come obiettivo finale il ripristino globale dell’equilibrio statico e dinamico del corpo, compromesso per l’intervento di spontanei meccanismi di difesa contro aggressioni esterne. Il trattamento è qualitativo, basato su posture di stiramento progressivo attivo dei muscoli antigravitari (statici e di natura fibrosa), interamente gestite dal terapeuta con la partecipazione attiva del paziente. La peculiarità dell’R.P.G. è di risalire dal sintomo alla causa. L’approccio della terapia è “globale” poiché gli stiramenti imposti si propagano fino alle estremità degli arti e durante la stessa postura vengono messi in tensione tutti i muscoli retratti interessati da una lesione. La Rieducazione Posturale Globale si basa su tre principi fondamentali: individualità, causalità e globalità.
Individualità: ogni individuo è uguale solo a se stesso. Pertanto la tecnica non può essere standardizzata perché ognuno presenta adattamenti differenti in quanto soggetto attivo a livello conscio e inconscio dei propri riflessi.
Causalità: il trattamento correttivo non può essere indirizzato verso il sintomo. Frequentemente un dolore rachideo viene trattato unicamente con terapia antinfiammatoria o con altre terapie dirette al dolore. In tal caso non verrà eliminata la causa della patologia dolorosa e verranno sommati ad esso svariati compensi meccanici ed atteggiamenti antalgici che, messi in atto dalla struttura automaticamente ed inconsciamente, possono determinare nuovi dolori lontani dall’agente causante. Lo studio attento del paziente, biomeccanico e non solo, riesce sistematicamente a risalire alla causa del dolore, eliminando tutti i compensi messi in atto nel tempo.
Globalità: per ricreare l’equilibrio perduto è necessario lavorare attivamente su tutta la struttura osteomuscolare del rachide, degli arti superiori ed inferiori strettamente correlati ad esso. Una speciale attenzione è data alla respirazione. Il buon funzionamento dei muscoli respiratori e principalmente del diaframma sono necessari ad un buon equilibrio. E’ evidente, quindi, quanto sia importante combattere ogni tipo di patologia agendo sul corpo nella più totale globalità, al fine di eliminare dolore e causa del sintomo.
Ricreando il giusto equilibrio corporeo si scongiura, inoltre, la possibilità di successive patologie e si dà alla persona la possibilità di interagire con l’ambiente esterno nel modo più libero possibile, con giusta conoscenza e consapevolezza della spazialità del proprio corpo.
a. Indicazioni per la Riabilitazione Posturale Globale
La Riabilitazione Posturale Globale trova efficace applicazione verso:
•i portatori di algie vertebrali croniche o acute di origine reumatologica o traumatica (ex. spondilartrosi, ernia del disco etc.),
•i dolori e patologie articolari degli arti superiori e inferiori (ex. coxartrosi etc.),
•le contratture muscolari,
•gli squilibri vertebrali ed eventuale sintomatologia (ex. ipercifosi, lordosi e scoliosi etc.),
•le disfunzioni respiratorie,
•i postumi di traumi e malattie neurologiche,
•le deviazioni e deformazioni ortopediche nell’adulto e nell’adolescente (ex. piedi piatti, cavi, ginocchio valgo o varo etc.),
•le ripercussioni sullo schema corporeo dovute ad alcune malattie psicosomatiche,
•il riequilibrio muscolare dello sportivo,
•la preparazione al parto.
b. Controindicazioni della Riabilitazione Posturale Globale
Sono elementi di controindicazione al metodo Souchard: