La LASER (Light Amplification by Simutated Emission of Radiation) terapia consiste nell'utilizzare per scopo terapeutico nel settore della fisioterapia gli effetti prodotti dall'energia elettromagnetica generata da sorgenti di luce laser. Nell’apparecchio laser, un fascio di elettroni colpisce gli atomi di una “sostanza attiva” contenuta all’interno, la conseguenza dello scontro è l’eccitazione degli atomi che a loro volta emettono altri elettroni per tornare allo stato di riposo. Si crea una reazione a catena in cui un elettrone emesso colpisce gli atomi vicini e provoca l’emissione di tanti altri elettroni, finché il raggio laser esce dalla macchina per agire sul paziente. Ciò può avvenire sia in bassa potenza, sia in alta potenza. Presso lo Studio è possibile eseguire la laserterapia in entrambe le modalità.
2. FUNZIONAMENTO
La caratteristica del laser è l’amplificazione dell’energia che arriva ad un’alta intensità su una superficie molto piccola. Il raggio laser produce i suoi effetti sulla membrana cellulare e sui mitocondri, ovvero degli organuli che producono l’energia della cellula.
La terapia genera:
•incremento dell’attività metabolica, accelera la trasformazione di ADP in ATP (carburante della cellula), favorisce gli scambi elettrolitici tra la cellula e l’ambiente esterno attraverso la membrana cellulare, infine aumenta la produzione di DNA, RNA, aminoacidi e proteine;
•la terapia del dolore, cioè aumenta la soglia d’eccitazione sulle terminazioni nervose che portano il segnale del dolore;
•vasodilatazione, per l’incremento del calore locale, di conseguenza aumentano le attività metaboliche cellulari, la stimolazione neuro vegetativa e si modifica la pressione idrostatica nei capillari;
•aumento del drenaggio linfatico per l’accelerazione della pompa sodio/potassio, questo provoca un maggior assorbimento dei liquidi interstiziali, inoltre si riattiva il microcircolo;
•una spiccata azione antiflogistica e stimolante per il tessuto cellulare, provocata dallo stimolo a modificare le prostaglandine (che richiamano liquido infiammatorio) in prostacicline;
•piccola modificazione del PH all’interno e all’esterno delle cellule.
Gli effetti della laserterapia sono quindi:
•antalgico, perché innalza la soglia di eccitazione delle terminazioni nervose del dolore;
•antinfiammatorio, dato dalla trasformazione delle prostaglandine in prostacicline e dall’incremento del microcircolo;
•biostimolante, ottenuto con la stimolazione sul metabolismo che accelera la cicatrizzazione di ulcere e piaghe, inoltre provoca la riparazione delle lesioni muscolari che non hanno indicazione chirurgica perché favorisce la formazione di tessuto fibroso cicatriziale.
•decontratturante, per via dell’effetto termico e dell’aumento del metabolismo.
3. INDICAZIONI
Per quanto detto, la laser terapia è indicata per:
•tendinite,
•distorsione,
•contusione,
•artrosi,
•tallonite,
•infiammazione o flogosi,
•edema,
•ematoma,
•ulcere,
•piaghe.
4. CONTROINDICAZIONI
La terapia in questione non è, invece, indicata in caso di disturbi irradiati a diversi distretti corporei come la lombosciatalgia, la cervicobrachialgia, il mal di schiena, la rachialgia diffusa (dolore lungo tutta la colonna vertebrale) o dolore che interessa tutta la zona compresa tra il gluteo e il ginocchio. In questi casi l’origine del fastidio va ricercata nella protrusione del disco intervertebrale oppure nelle retrazioni/aderenze di tessuti connettivi, quindi la Laser terapia non può risolvere i sintomi perché non elimina la causa.
Le controindicazioni sono la gravidanza, le neoplasie maligne e l’epilessia.