Onde d'urto

ONDE D'URTO

Terapia con onde d'urto radiali al gomito eseguita presso Fisiobaso Centro di fisioterapia a Ciampino
Terapia con onde d'urto per spina calcaneare eseguita presso il Centro di fisioterapia Fisiobaso, a Ciampino
Terapia con onde d'urto su tendine d'Achille eseguita presso Fisiobaso Centro di fisioterapia a Ciampino

1. GENERALITA'


Le onde d’urto sono onde acustiche, ovvero impulsi sonori, caratterizzati da una particolare forma d’onda (rapido picco di pressione positiva, seguito da un’altrettanto rapida, ma minore, fase di pressione negativa), in grado di produrre una stimolazione meccanica diretta. Convogliate su un punto definito, detto "fuoco" , esse trasmettono una quantità di energia dosabile, in grado di sortire precisi effetti terapeutici. I tessuti viventi (osso, muscolo, tendini, legamenti) quando vengono attraversati dall’onda d’urto (anche in questo caso, utilizzando livelli di energia adeguati per sede di trattamento ed effetto terapeutico desiderato), non si frantumano come i calcoli renali, né subiscono lesioni, bensì una sorta di benefico “micro-idromassaggio”, in grado di promuovere una serie di reazioni biochimiche e cellulari, responsabili, in ultima analisi, dell’effetto terapeutico. E le stesse formazioni calcifiche, che spesso si riscontrano in sede di tendini e legamenti infiammati, non sono paragonabili per consistenza e composizione, ai calcoli renali; anche nel caso delle calcificazioni tendinee, il meccanismo che può portare alla loro scomparsa, dopo trattamento con onde d’urto non è legato ad un’azione meccanica diretta (di “rottura”), bensì ad un loro scioglimento, per attivazione di processi biochimici locali.


2. FUNZIONAMENTO


Gli studi clinici e sperimentali degli ultimi anni sono stati rivolti a capire il meccanismo sorprendente per cui da una stimolazione puramente meccanica (onda d’urto) si possano ottenere effetti biologici. Tali effetti biologici (antinfiammatorio, antidolorifico, antiedemigeno, e di incremento della vascolarizzazione locale, così come dei processi di riparazione tissutale), sarebbero legati all’attivazione di specifiche catene enzimatiche, nonché alla produzione di specifici mediatori e fattori di crescita, responsabili, in ultima analisi, degli effetti terapeutici. Lo Studio utilizza apparecchiature che generano onde d’urto radiali. In questo caso l’onda d’urto viene generata mediante uno speciale manipolo a forma di pistola la cui canna è chiusa all’estremità da un tappo metallico contro il quale viene lanciato, mediante aria compressa a 4-5 bar di pressione, un proiettile d’acciaio. Dalla collisione si genera un’onda d’urto che, attraverso il tappo metallico, si diffonde espandendosi radialmente nella cute e nel primo strato sottostante di tessuto. Al momento dell’impatto con il corpo l’energia è trasferita sul punto di contatto e da qui si propaga in maniera divergente nella forma di un’onda di pressione radiale. Tale terapia, quindi, è rivolta essenzialmente a patologie muscolo-tendinee superficiali. Ciò nonostante, le onde d’urto radiali sono state sottoposte a studi scientifici che ne hanno accertata l’alta validità:

•tasso di successo del 91% sulla tendinite calcifica della spalla (Journal of American Medical Association 2003)

•tasso di successo del 90% nel trattamento della fascite plantare (Journal of Orthopaedic Research 2005)

•tasso di successo del 77% nel trattamento del gomito del tennista (Journal of Orthopaedics 2005)


3. INDICAZIONI


La terapia con onde d’urto trova efficace applicazione in:

•stiramenti muscolari,

•distorsioni croniche,

•pubalgie,

•dolori dell’anca,

•tendinosi del tendine d’Achille,

•rigenerazioni muscolare,

•contratture muscolari acute,

•tendiniti quadricipitale e rotulea,

•gomiti del tennista,

•tendiniti alla spalla,

•dolori all’inguine,

•spalle dolorose,

•epicondiliti ,

•mal di schiena.

Durante il trattamento si può avvertire dolore a seconda del problema del paziente. Tuttavia, poiché i trattamenti durano solo 15 minuti, la maggior parte dei pazienti è in grado di tollerare abbastanza bene questa sensazione. La maggior parte delle condizioni richiede 3-5 sessioni. I trattamenti vengono effettuati ogni 5-8  giorni, in base alla tolleranza del paziente e alla risposta del tessuto.



4. CONTROINDICAZIONI


Sono controindicazioni alla somministrazione della terapia:

•infezioni ossee sulla cartilagine di accrescimento,

•disordini della coagulazione,

•tumori ossei,

•stato di gravidanza,

•presenza di peace-maker,

•recenti infiltrazioni cortisoniche.